English Cinema & Media Lab

DESTINATARI
Giovani 13+ con conoscenza scolastica della lingua inglese.

ORARI E COSTI
Il laboratorio si articola in dieci incontri di 1,5 ore per dieci settimane, ogni venerdì dalle 15.30 alle 17.00. Costo 90 euro. Primo incontro di prova gratuito sabato 7 ottobre alle 15.00. Il laboratorio sarà attivato con almeno 5 partecipanti.

FINALITÀ
Il progetto English Cinema and Media Lab intende promuovere e favorire un approccio comunicativo della lingua inglese utilizzata per fini pratici, reali e concreti, e non come oggetto di studio (parlare IN lingua e non DELLA lingua), attraverso discussioni su tematiche vicine ai giovani volte a suscitare interesse, consapevolezza e senso critico nei confronti dei media e delle tecnologie audiovisive.

CONTENUTI
I partecipanti familiarizzeranno con termini e concetti legati alla narrazione cinematografica, tra cui 3-act-structure, setup, confrontation and resolution, inciting incident, plot points, crisis and climax. Passo dopo passo, seguiranno il viaggio dell’eroe (the hero’s journey) nei suoi 12 step, dall’ordinary world al return with the elixir. Conosceranno i personaggi/archetipi che man mano incontrerà, Mentors, Guardians of the Threshold, Heralds, Shapeshifters e altri che lo aiuteranno, guideranno, ostacoleranno e metteranno a dura prova nel suo percorso.

Verranno approfonditi aspetti legati alla musica nei film. Verranno quindi analizzate le sue funzioni – emotiva e narrativa – e si parlerà della relazione tra musica e immagini.

Quello della musica sarà il punto di unione tra il mondo del cinema e quello dei media. I partecipanti saranno inizialmente invitati a riflettere sul ruolo della musica nella società (si pensi ad esempio ai cori da stadio, cerimonie religiose, inni nazionali ecc.) e l’influenza che essa esercita sulle nostre vite. È proprio con le scelte musicali, a cui si abbinano anche precisi look d’abbigliamento, estetici, di stile e di consumo, che i giovani iniziano a dare corpo alla propria identità (si pensi ai movimenti punk, metal, reggae, hip-hop ecc.).

Da qui, l’attenzione si sposterà sul ruolo dei media nella società. Presteremo attenzione al linguaggio dei mezzi di comunicazione (obiettivo principale della Media Literacy), attraverso l’analisi degli aspetti fondamentali di un annuncio pubblicitario e le sue specifiche funzioni, dal punto di vista dei testi, delle immagini e, per quanto riguarda gli spot televisivi, della musica.

Dalla teoria alla pratica, i partecipanti saranno invitati a realizzare in gruppo un’immagine pubblicitaria che racchiuda gli elementi essenziali esaminati durante gli incontri. Questa pubblicità potrà riguardare un prodotto o servizio esistente o immaginario (anche sotto forma di parody ad) , o una causa su un tema d’interesse.

METODOLOGIA
Il principio d’apprendimento si basa sulla “rule of forgetting” del linguista Stephen Krashen secondo cui l’acquisizione profonda della lingua è facilitata quando una persona dimentica che la sta imparando. Il laboratorio propone pertanto di parlare IN lingua e non DELLA lingua su temi rilevanti e vicini ai giovani, nello specifico il cinema e i media, utilizzando materiale didattico autentico (film, immagini pubblicitarie, videoclip, riviste ecc.) che darà spunto a interessanti dibattiti in inglese.

Il tutor utilizzerà un approccio maieutico e presterà estrema attenzione a non esprimere o trasmettere pregiudizi nei confronti dell’uso dei media e delle opinioni dei partecipanti. Il suo ruolo sarà pertanto di facilitare il confronto attraverso domande e input al fine di stimolare la conversazione e tirar fuori punti di vista, idee, suggerimenti e concetti dagli stessi partecipanti.

IL TUTOR
Ideatore degli English Cinema Labs nel 2015, Ermanno si laurea a Cambridge in Film and Communication Studies e successivamente ottiene un Master in Multimedia Project Management a Parigi.

Appassionato di lingue straniere – parla fluentemente inglese, francese e spagnolo – ha insegnato italiano in Inghilterra, dove ha vissuto per 12 anni, e inglese in Italia nelle classi elementari e medie della Libera Scuola Waldorf di Palermo.

Coi bambini e ragazzi della Waldorf ha messo in scena diverse recite e cori. Con gli anni i suoi allievi hanno sviluppato un grande entusiasmo per l’inglese ottenendo risultati degni di nota.

Si diletta col piano e la chitarra di cui ha fatto uso in recite e concerti a cui ha preso parte. Ha collaborato come attore, musicista, animatore e organizzatore di eventi e spettacoli con diverse associazioni tra Inghilterra, Francia e Italia.

Ha seguito corsi di formazione a Schmitten e Odenthal in Germania per l’insegnamento delle lingue straniere attraverso il clowning, le arti teatrali e la musica. Ermanno è un insegnante qualificato CELTA.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

ANALISI DEI BISOGNI

Il bisogno di educazione ai media

La media literacy è un repertorio di competenze che consentono allo spettatore/utente di analizzare valutare e creare messaggi all’interno dell’ormai vasto universo mediatico. Un cittadino media literate è quindi un individuo che sa come cercare una determinata informazione, sa comprenderne il messaggio e la sua provenienza” [European Association for Viewers Interests, 2010].

La Commissione europea, attraverso il Programma MEDIA, promuove la Media Literacy come una competenza chiave nella vita di ogni giorno e un fattore determinante per la cittadinanza attiva, particolarmente per le nuove generazioni, ma anche per adulti, genitori, insegnanti, educatori, formatori e professionisti dei media.

A tal fine, l’EAVI (European Association for Viewers) ha stilato un documento con le raccomandazioni finalizzate alla definizione della direttiva europea sul tema della Media Education, recepita da tutti gli Stati Membri.

Con l’attuazione della legge 107 del 2015 (v. art. 1 comma 7 c ed f), l’educazione ai media e all’immagine è arrivata, almeno formalmente, sui banchi di scuola. Il cinema e l’audiovisivo sono pertanto entrati nel piano dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado, in quanto discipline specifiche in grado di contrastare l’analfabetismo iconico, di contribuire alla costruzione di una cultura audiovisiva e alla formazione di un pubblico consapevole, di favorire la comprensione critica del presente e di confrontarsi con la rivoluzione digitale in atto.

Malgrado ciò, anche se presente nelle indicazioni formali, l’educazione ai media è di fatto poco presente nella scuola italiana, in controtendenza rispetto ai paesi del resto d’Europa.

Il bisogno d’inglese
Per quanto riguarda la conoscenza dell’inglese, anche in questo caso l’Italia si trova in fondo alla classifica europea per quanto concerne la conoscenza dell’inglese, con differenze significative tra il nord e il sud Italia (fonte: Education First). A nostro avviso, le principali ragioni di tale inefficienza sono tre:

1) Insufficiente numero di ore settimanali a scuola dedicate allo studio dell’inglese (mediamente tre)

2) Maggiore enfasi sugli aspetti teorici della lingua, utilizzata come oggetto di studio, rispetto a quelli comunicativi-pragmatici, cioè per fini reali e concreti.

3) Scarsa o nessuna esposizione alla lingua (per esempio film e documentari in lingua originale) nella vita quotidiana.

Attraverso il progetto English Cinema and Media Lab, la libreria Capoverso vuol dare il suo contributo per rispondere alle crescenti esigenze di educazione ai media e conoscenza dell’inglese in modo innovativo e coinvolgente, tramite un approccio pratico e interattivo volto a sviluppare competenze preziose per il futuro delle nuove generazioni, cosiddetti screenagers.